12/11/2015 – Isolare termicamente la propria abitazione ha un’importanza fondamentale perchè permette di godere di un maggior comfort ambientale e allo stesso tempo di risparmiare sulle spese per il riscaldamento. Per scegliere il miglior isolante è importante considerare le sue proprietà ma anche le caratteristiche della struttura da isolare e le prestazioni che si desiderano ottenere. In questo focus faremo una panoramica sulle caratteristiche dei principali materiali per isolamento termico presenti in commercio e gli eventuali campi di applicazione.
Come scegliere il miglior termoisolante
Il primo fattore che contribuisce all’isolamento termico è lo spessore del materiale: ad uno spessore maggiore inevitabilmente corrisponde una maggiore coibentazione. Nei casi in cui è possibile sarebbe preferibile scegliere, indipendentemente dal materiale, spessori consistenti. Il potere coibente dei materiali termoisolanti è legato al valore della ‘conducibilità termica’ (lambda “λ”); più piccolo è il valore della λ maggiore sarà il potere isolante del materiale. Di conseguenza per isolare bene la propria casa conviene optare per materiali con una bassa conducibilità termica. Un altro fattore da considerare è lo sfasamento termico, ovvero il tempo (in ore) impiegato dal calore per passare attraverso un materiale e raggiungere conseguentemente l’interno dell’abitazione. I materiali ad elevato sfasamento termico permettono, soprattutto durante il periodo estivo, che il picco di calore esterno possa giungere all’interno dell’abitazione dopo molte ore (verso sera) in modo tale che per raffrescare l’ambiente basti aprire le finestre. Tuttavia non in tutte le zone climatiche conviene optare per un materiale con queste caratteristiche in quanto in alcune zone (come quelle in pianura) le temperature estive si mantengono elevate anche di sera e non basterebbe aprire le finestre per raffrescare; di conseguenza in queste realtà conviene maggiormente puntare a limitare il calore che giunge all’interno. Bisogna anche considerare anche il potere traspirante del materiale, ovvero la ‘resistenza di diffusione al vapore’ (mi “µ”); come per la conduttività termica, tanto più piccolo è questo valore, tanto più il materiale è traspirante. Un materiale traspirante migliora l’isolamento termico in quanto riduce la possibilità che si crei condensa; l'aria infatti in assenza di convezione è un buon isolante termico ma perderebbe queste sue proprietà in presenza di acqua liquida (condensa sul muro). Infine, a parità di caratteristiche fondamentali, si potrebbe optare per coibenti atossici, durevoli ( ad esempio immuni da muffe o parassiti) e resistenti al fuoco.
Isolante termico: tipologie di materiali
Possiamo suddividere i coibenti in tre macro gruppi: gli isolanti sintetici, quelli minerali e quelli vegetali. A seconda del tipo di coibente che si sceglie si potranno avere una serie di vantaggi e di specifiche applicazioni; ad esempio gli isolanti sintetici sono molto vantaggiosi, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista isolante perché hanno valori di λ molto bassi (λ < 0,034), però sono poco sostenibili. Gli isolanti vegetali, come ad esempio il sughero, hanno invece valori di λ più alti (λ sui 0,040 – 0,043) e sono più costosi ma hanno un miglior sfasamento termico e una maggiore traspirabilità, oltre ad essere sostenibili e atossici. Ovviamente nello scegliere un tipo piuttosto che un altro è fondamentale considerare il contesto in cui si opera.
Isolanti sintetici
Gli isolanti sintetici sono quei materiali chimici, generalmente derivanti dal processo di lavorazione del petrolio. Tra questi materiali troviamo: la fibra di poliestere, il polistirene espanso sinterizzato (EPS) o estruso, il poliuretano espanso, il polietilene espanso, le schiume e diversi altri. Tali coibenti sono molti diffusi, in quanto molto convenienti dal punto di vista economico. La posa in opera è semplice e senza troppe complicazioni. La vita utile del materiale varia dai in 30 ai 50 anni, con una progressiva diminuzione delle prestazioni. Il deterioramento da agenti esterni o ambientali ne limita ovviamente la vita, anche se per ovviare al problema basta un'adeguata protezione. Il riutilizzo è possibile solo se il materiale non è accoppiato con altri materiali, incollato o sporco. Vantaggi Basso costo Ottimo isolamento termico Facilità di posa in opera Resistenti all’acqua e umidità Aspetti da considerare Potrebbero essere pericolosi in caso d’incendio, se non dovutamente trattati. I pannelli in EPS100 con grafite hanno un eccellente conducibilità termica ma richiedono di schermare i ponteggi durante la posa per evitare problemi alla grafite, sensibile al calore dei raggi solari. Per i materiali espansi va considerato il fatto che subito dopo la posa possono rilasciare nell’ambiente sostanze potenzialmente dannose; per questo basta una buona ventilazione dei locali dopo l'applicazione. Applicazioni Tali materiali sono particolarmente indicati per l’isolamento a cappotto termico esterno, facciate ventilate e ponti termici. Può essere utilizzato anche per l’isolamento di coperture e solai. Per le intercapedini sono particolarmente indicati gli schiumati e il poliuretano espanso, mentre per le pareti e per i solai è meglio preferire pannelli degli stessi materiali. Pannelli e lastre termoisolanti polimeriche I materiali sintetici possono essere suddivisi in lastre o pannelli di: • EPS (polistirene espanso sinterizzato) • XPS (polistirene estruso sinterizzato) • PUR (poliuretano) • PE (polietilene) Un esempio di pannello termoisolante in XPS è Styrodur C di Lape HD che possiede ottime proprietà termoisolanti, basso assorbimento d'acqua ed alta resistenza a compressione. Inoltre mantiene nel tempo le sue caratteristiche tecniche e meccaniche ed è duttile alla lavorazione in cantiere.
Tra gli EPS ci sono anche quelli attenti alle traspirabilità, come ad esempio RESPHIRA di ISOLTOP , un pannello in EPS ad alta densità arricchito con grafite, dotato di numerosi microfori di traspirazione e speciali microfori anticondensa, per assicurare una eccellente traspirazione ed evitare la formazione di condense all’interno del pannello.
Feltri termoisolanti in materiali sintetici Tra i feltri termoisolanti sintetici troviamo anche quelli riflettenti, ovvero materiali isolanti che agiscono principalmente per irraggiamento essendo formati da superfici riflettenti (come ad esempio fogli in alluminio) a cui viene accoppiato uno strato di aria incapsulata in cuscinetti. Per sfruttare al meglio la sue capacità riflettenti, nella posa in opera è necessario evitare il contatto tra il materiale isolante e la parete da isolare. Tra i maggiori vantaggi c’è lo spessore contenuto a parità di potere isolante. Tra i teli termoriflettenti isolanti in polietilene c’è OVER-FOIL CLIMA di OVER-ALL, in alluminio puro, altamente riflettente e traspirante, ideale per coperture e pareti. Permette infatti di abbattere fino al 95% del calore trasmesso per radiazione dalla copertura al sottotetto, rendendolo quindi abitabile nel periodo estivo. Grazie alla sua composizione e alle proprietà dell’alluminio puro, posato in intercapedine d’aria, ha un potere isolante paragonabile a diversi centimetri dei classici pannelli isolanti.
Isolanti sfusi a base polimerica Gli isolanti sfusi in genere sono schiumosi, con il grande vantaggio di riuscire a penetrare anche in punti (come controsoffittature, intercapedini, buchi ecc) in cui un pannello isolante non può arrivare. Tra questi isolanti troviamo ISOLPOL di CLAUDIOFORESI, un coibente in poliuretano che in piccoli spessori garantisce una buona efficienza termica ed è inoltre atossico, inalterabile e rapido nella posa in opera.
Isolanti di origine vegetale
Gli isolanti vegetali sono materiali di origine naturale, ovvero non presentano componenti di origine sintetica e petrolchimica ma provengono da materie prime rinnovabili, con processi di produzione e installazione non dannosi per l’ambiente e per l’uomo. Sono inoltre riciclabili e biodegradabili e richiedono un basso contenuto di energia per il loro ciclo di vita. Tra questi ci sono la fibra di legno, la fibra di legno mineralizzato, la fibra di cellulosa, la fibra di canapa, la fibra di lino, il sughero ecc. Sono molto utilizzati in edilizia e hanno un elevato potere isolante, sia dal punto di vista termico che acustico. Vantaggi Buon isolamento termico Riciclabili e biodegradabili Atossici Buon sfasamento termico Traspiranti Generalmente durevoli Buon isolamento acustico Non vulnerabili all’umidità Aspetti da considerare I materiali naturali sono più costosi di quelli sintetici, quindi bisognerebbe considerare se realmente nelle proprie condizioni è economicamente vantaggioso. Inoltre alcuni materiali non sono di semplice posa in opera come la fibra di cellulosa che viene applicata tramite sistema a insufflaggio. Applicazioni Si possono utilizzare per cappotti esterni ventilati, coperture ventilate, coperture inclinate, pareti divisorie interne, controsoffitti, sottopavimenti e solai, soprattutto in strutture in legno e muratura. Inoltre, date le caratteristiche atossiche sono indicati per i cappotti interni. Il sughero, tra gli isolanti vegetali è il più costoso, ma è un ottimo isolante termoacustico. Le fibre di cocco e iuta sono utili solo in combinazione con altri elementi, poiché da sole forniscono un isolamento termico parziale. Pannelli e lastre termoisolanti in legno e sughero I pannelli in fibra di legno, prodotti attraverso la lavorazione di legname di scarto, hanno buone caratteristiche di isolamento termoacustico, ed una buona capacità di accumulo del calore, che in estate si traduce in un buon livello di ritardo nel passaggio del calore dall’esterno all’interno. I pannelli in sughero sono costituiti da cellule contenenti aria, garantendo al materiale leggerezza, elasticità, resistenza, ottimo isolamento termoacustico, capacità di accumulo termico e smorzamento delle oscillazioni di temperatura. È un materiale traspirante, permeabile al vapore e inattaccabile agli agenti acidi, a insetti e roditori; in più in caso di incendio non propaga le fiamme, ma brucia fino a spegnersi. Tra i pannelli in fibra di legno c’è SYLVACTIS 110 SD di ACTIS, prodotto con fibra di legno riciclato, dalla forte inerzia termica per un'efficacia isolamento, sia in inverno che in estate. Inoltre la posa è a secco, con tempi di esecuzione abbastanza rapidi.
Feltri termoisolanti in legno e sughero I feltri in legno o in sughero, generalmente sono distribuiti in rotoli e hanno spesso spessori più ridotti rispetto ai pannelli. Di solito infatti sono utilizzati per l’isolamento, sia acustico che termico, dei pavimenti. Tra questa tipologia di feltri troviamo VICORK C61 di Vicoustic by Exhibo, un isolante eco-compatibile, derivante dalla combinazione di gomma riciclata e sughero, progettato per l’installazioni a pavimento.
Sughero, cellulosa e isolanti sfusi a base vegetale Tra questi isolanti troviamo le fibre di cellulosa, ricavate dalla carta di giornale riciclata. Tale coibente è traspirante e igroscopico, in grado di assorbire umidità dall’ambiente e cederla successivamente. Ha un buon comportamento fonoisolante e fonoassorbente, e non contiene sostanze tossiche. La fibra di cellulosa in fiocchi viene applicata tramite sistema a insufflaggio a pressione che va a riempire ogni interstizio della costruzione. Un esempio è l’Isolante in fiocchi di cellulosa di Climacell adatto per la coibentazione di intercapedini perché l’insufflaggio a pressione sigilla ogni vuoto, anche se di forma irregolare. Particolarmente indicato per i condomini, perché permette di isolare anche un singolo appartamento.
Pannelli e feltri isolanti naturali per la bioedilizia Gli isolanti naturali, essendo prodotti atossici, sono particolarmente indicati per l’isolamento interno, nei controsoffitti e nei pavimenti galleggianti. Tra gli isolanti naturali ci sono anche quelli ad origine animale, come la lana di pecora. Tra questi isolanti c’è FIBERKENAF PAN di DIASEN, un pannello coibente naturale ecocompatibile a base di fibre naturali di Kenaf e canapa intrecciate e termofissate tridimensionalmente, da utilizzare per l'isolamento termico e l'isolamento acustico di intercapedini o tetti ventilati. Tra gli isolanti naturali di origine animale c’è Edilana Mat 3 ‘D 50’ di EDILANA, un materassino agugliato in pura lana vergine di pecora sarda autoctona per l'isolamento termo-acustico e il benessere igrometrico degli ambienti, indicato per l’isolamento di tetti ventilati e non ventilati, murature perimetrali, murature interne, solai, controsoffitti e il riempimento delle intercapedini del telaio di finestre e porte.
Isolanti di origine minerale
Anche gli isolanti minerali sono di origine naturale, quindi rinnovabili e riciclabili. Questa tipologia, di solito ricavata dalle rocce è molto usata in edilizia in quanto generalmente ha elevate prestazioni anche in presenza di umidità, è resistente alle muffe e non è combustibile. Fanno parte degli isolanti minerali la lana di vetro, la lana di roccia, l’argilla espansa, la perlite espansa, la vermiculite espansa, i feltri, ecc. Vantaggi Buon isolamento termico Riciclabili e biodegradabili Durevoli Resistenti a umidità e muffe Traspiranti Aspetti da considerare Come altri materiali minerali, soprattutto di origine vulcanica, possono presentare dei bassi valori di radioattività naturale. Possono essere più costosi rispetto agli isolanti sintetici. Alcuni materiali minerali per poter resistere all’umidità devono subire dei trattamenti. Applicazioni Si possono utilizzare per cappotti, facciate ventilate, coperture ventilate, pareti divisorie, controsoffitti, sottopavimenti e solai. Ad esempio i feltri sono indicati per tutti gli ambienti tranne che nelle intercapedini, in cui è meglio usare l’argilla espansa o vermiculite e perlite. Pannelli e lastre termoisolanti in fibre minerali Tra gli isolanti minerali c’è la lana di roccia, prodotto di origine vulcanica, che grazie alla struttura a celle aperte impedisce il passaggio del caldo e del freddo e favorisce anche l’assorbimento delle onde acustiche. Inoltre non assorbe né acqua né umidità e resiste all’attacco delle muffe. Anche la perlite espansa è un coibente minerale traspirante e capace di regolare l’umidità, dotato di buone proprietà termoisolanti e fonoassorbenti. I pannelli di perlite, incombustibili, resistenti alla compressione e insensibili all’umidità, vengono utilizzati nelle coperture piane come supporto diretto per la posa di membrane impermeabili, mentre la perlite sfusa viene applicata in intercapedini di pareti perimetrali, coperture, sottotetti non praticabili. Tra gli isolanti in lana di roccia c’è SOLIDA ENERGY PLUS di TERMOLAN, un pannello rigido ad alta densità non rivestito dotato di ottima coibenza, elevata resistenza a compressione (puntuale e distribuita), calpestabile e attento alla sicurezza in caso di incendio.
FONTE: https://www.edilportale.com/news/2015/11/focus/il-miglior-isolante-termico-per-la-tua-casa-la-guida-per-sceglierlo_48846_67.html |