L’abolizione della Tasi (tassa sui servizi indivisibili) non risponde propriamente a criteri di maggiore equità della tassazione locale, in altre parole non è una manovra redistributiva. Certamente, non va in questa direzione l’estensione dell’esenzione rispetto alle misure già sperimentate con l’Imu sulla prima casa, cioè i 200 euro per abitazione a cui si aggiunge una somma legata al numero dei figli.
La scelta politica dell’attuale governo è di riconoscere alla casa un valore primario, il cui diritto va salvaguardato per tutti i cittadini. A una scelta di questo tipo contribuisce l’ampia diffusione della proprietà dell’abitazione nel nostro paese. Tanto più che per le famiglie il costo della casa è molto alto, sia quando pagano un affitto sia quando si trovano a dover sostenere un mutuo per il suo acquisto: in entrambi i casi, impegnano mediamente in questa voce di spesa un quinto del reddito. |